Dopo California, Grand Canyon e tanto Messico, finalmente arriva il Guatemala. Gip e Miki ci arrivano contestualmente all’uragano Katrina del 2005, ma loro, lontani da ogni forma di tecnologia e d’informazione, ne sono completamente ignari e così affrontano uno scenario apocalittico con la loro tradizionale leggerezza. Per isolarsi da strade distrutte e da un paese a rischio epidemia, Gip e Miki si dirigono verso il lago Atitlan e si immergono nel mondo soffuso della più grande comunità hippie tuttora esistente al mondo. Qui incontrano i figli dei fondatori approfondendo quella che è una scelta di Vita basata sulla condivisione, sull’uso libero di sostanze stupefacenti e sul ripudio delle regole sociali. Un breve assaggio di quello che a Gip e Miki sembra più un’eredità forzata, rispetto a quello che hanno scelto consapevolmente i loro padri.
Riprendendo il viaggio, i protagonisti di Stand Up raggiungono Chichicastenango, una delle più malfamate località di tutto il Guatemala e qui si lasciano convincere da un presunto Sacerdote Maya a partecipare ad un rituale di magia bianca propiziatorio per il loro viaggio. Ma da qui in poi il viaggio subisce una svolta: il motorhome, che fino ad ora ha funzionato alla perfezione, cede in quasi tutta la sua meccanica e Stand Up si ferma per un paio di giorni in una località che nessuna guida turistica consiglierebbe mai ai propri clienti. In conclusione di questa puntata Gip e Miki presentano una leggenda di Playa Zicatela: il “surfista mascherato“, un vero eroe che si dedica ad aiutare persone bisognose di aiuto, sia in acqua che nella Vita.